La Nuova Bellaria

CHI SIAMO…


Azienda agricola BELLARIA
dal 1840

L’Azienda agricola Bellaria è sita a Mairano, piccola frazione del comune di Casteggio, in provincia di Pavia a 60 km da Milano.


L’azienda fondata nasce nel 1840 dalla famiglia Massone che posiziona il vigneto al primo posto nella scala dei valori che contribuiscono alla produzione di vini di qualità.


Ad oggi, in continuità con il passato, il vigneto, con le sue caratteristiche di terreno, esposizione e microclima gli infonde il carattere territoriale, conciliando i metodi tradizionali, soprattutto nella gestione delle vigne e con la giusta attenzione a quanto, negli ultimi decenni si è innovato in campo enologico per elevare la qualità e l’equilibrio dei prodotti.

Azienda e vigneti biologici.

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IL TERRITORIO

L’Oltrepo Pavese è una zona collinare di produzione agricola con grande tradizione vitivinicola. Fra le prime 5 DOC Italiane per estensione, vanta un’antichissima tradizione di epoca Romana.
 
Casteggio, “Clastidium” a quel tempo, era un importante castro romano, teatro di vittoriose battaglie con gli insubri.


Plinio il Vecchio, Scrittore, Ammiraglio e Naturalista, morto a causa dell’eruzione del Vesuvio (Pompei), ha evidenziato le colline di Casteggio e dell’Oltrepò quali: “Coperte di ubertosissimi vigneti“.

Strabone, geografo Greco,nel 20 ac circa, ha visitato la Padania, e in particolare la parte dell’Oltrepò pavese, affermando che “vi abitavano i migliori dei Romani, alti, operosi, abili nel produrre ottimo vino, che allogavano in botti grandi come case“.
 
Questa antica tradizione, si è nel tempo arricchita di tipologie e versioni di vini, da rossi e bianchi giovani e invecchiati in legno agli spumanti classici e martinotti, agli aromatici.
 
Le colline dell’Oltrepò costituiscono un’importante area di produzione di vini certificati, il primo bacino vitivinicolo della Lombardia (con il 63% della superficie vitata produce il 55% del vino dell’intera regione).
 
A grandissime linee, questa è una descrizione della zona di produzione vini di Lombardia denominata Oltrepò Pavese, una DOC che conta circa 13.500 ettari di vigneti.


LA CANTINA

L’uva è ovviamente materia prima unica e insostituibile, serbatoio di tutte le peculiarità potenziali che andranno a profilare l’amato liquido.

L’acino d’uva è il più grande concentrato di potenzialità culturali dell’agricoltura contemporanea. Lo stesso è la base di partenza della produzione. L’alta qualità dei grappoli è fondamentale ed imprescindibile per la produzione di un grande vino, il quale, nasce già in vigna.

“Una grande uva parte con tutto il corredo per divenire un grande vino”
La differenza la fa il vigneto dove il grappolo ha preso forma, riempiendosi di quel che il terreno dispone, mediante le radici della pianta.

Le lavorazioni di cantina serviranno ad accompagnare il vino ottenuto verso la perfetta maturazione.

LE LAVORAZIONI


Le uve rosse vengono diraspate ed inviate nei tini per la macerazione e la fermentazione tumultuosa. In seguito, i vini di maggior pregio vengono elevati in piccoli carati (barili-barriques) di quercia rovere proveniente dal Massiccio Centrale francese, per conferire armonia e complessità al prodotto.
 
Per le uve Pinot Nero destinate al Metodo Classico si attua una pressatura soffice dei grappoli interi, per limitare la fecciosità, ed ottenere un mosto fiore di alta qualità. In seguito, la decantazione e prima fermentazione a temperatura controllata avviene in tini di acciaio inox, che garantiscono condizioni ottimali.

Il vino Spumante Metodo Classico viene messo in bottiglia per il “tiraggio” nel mese di Maggio.
Le bottiglie, dopo la rifermentazione, iniziano un lungo affinamento (30 mesi almeno) sui lieviti in cantina a temperatura controllata.
La sboccatura e l’imbottigliamento concludono un ciclo all’insegna della tradizione, qualità e biodiversità.
 
Pur avendo l’Oltrepò Pavese nei suoi disciplinari di produzione vini, varie e variegate possibilità di tipologie e versioni, noi de “La Nuova Bellaria” riteniamo che questi vini, siano i prodotti più legati al territorio.

L’Azienda “La Nuova Bellaria” considera i vini legati indissolubilmente al vigneto che ha prodotto le uve: il vigneto “Bellaria” per il Metodo Classico ed il vigneto “Olmetto” per i rossi.
L’ “Antico Olmetto” recentemente introdotto rappresenta il prodotto di punta dell’azienda, frutto dell’assemblaggio di uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. A questo si aggiungono, vinificati in purezza, Pinot Nero e Barbera. Di contro è stata introdotta l’uva rara denominata “JeyJey”, vino fresco giovanile di pronta beva.


“il buon vino nasce in cantina quando buona uva incontra buona conoscenza. La prima senza la seconda è muta, la seconda senza la prima è cieca“.

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